Fare il vino
Charlotte Horton, una donna inglese che da oltre 20 anni produce vino in Toscana professionalmente, ha piantato il vigneto per sfruttare appieno questo microclima molto particolare per coltivare il Pinot Nero, un'uva non comune in Toscana, insieme all'Alicante e al i tradizionali vitigni Sangiovese.
Il vigneto di 4 ettari (10 acri) è piantato a bassa densità (5.000 piante per ettaro) e viene prestata ogni attenzione per garantire che le uve siano in condizioni ottimali al momento della raccolta. Le misure includono:
- Rese basse - Le viti vengono potate verdi per limitare la quantità di uva a soli 65 quintali per ettaro. La nostra produzione totale è di circa 20.000 bottiglie all'anno.
- Vigne curate a mano - Le viti vengono curate e raccolte a mano in modo che i livelli più alti e rigorosi di controllo di qualità siano mantenuti durante tutto il ciclo di crescita.
- Raccolta attenta - Le uve vengono raccolte con cura per garantire che non arrivino in cantina danneggiate in modo che la fermentazione inizi in cantina in condizioni controllate.
- Intervento minimo - Nelle cantine del castello l'attenzione è posta nel garantire che le uve esprimano la loro qualità essenziale. Castello di Potentino mira a ridurre al minimo gli interventi meccanici e chimici. Un paio di esempi di questa filosofia possono essere visti in:
- Fermentazione delle uve - La fermentazione avviene esclusivamente con lieviti indigeni presenti sulle bucce delle uve e non è incrementata dall'uso di coadiuvanti industriali.
- Pressatura delle bucce - Quando le bucce dell'uva vengono travasate dopo la fermentazione, vengono lasciate scolare naturalmente senza essere pressate, garantendo ulteriormente che alcuni dei tannini più duri e evidenti non siano presenti nel vino.
- L'affinamento del vino - Il vino viene conservato in legno per la maggior parte del tempo in cantina. Viene fermentato e conservato in grandi tini di fermentazione di rovere francese di Allier da 5.000 litri. Castello di Potentino non utilizza barrique o trucioli di legno tipici dei produttori di vino più industriali e su larga scala.
- Chiarificazione e filtrazione - I vini non vengono chiarificati o eccessivamente filtrati.
- Bassi livelli di solfiti - Gli unici additivi utilizzati sono i solfiti - necessari per stabilizzare il vino, soprattutto per il trasporto - ma a un livello inferiore a quello consentito nei vini italiani certificati biologici. Ciò significa che bere il nostro vino non provoca terribili mal di testa.
Questo approccio morbido e naturale si traduce in 5 vini eleganti, minerali e ben strutturati che mantengono il vigore del frutto e della giovinezza, maturi ma non vecchi, puliti e precisi e infinitamente bevibili. Per questo abbiamo scelto di dare a tutti i nostri vini nomi di pietre e gioielli.