Un microclima e una geografia unici
Potentino si trova in una valle riparata, coltivata fin dall'epoca etrusca. Ospita ulivi secolari e alcuni primi esemplari del vitigno Sangiovese. Questa continua tradizione di coltivazione continua ancora oggi. L'agricoltura industriale non ha interessato la zona e il paesaggio rimane simile a quello dell'epoca in cui fu costruito il castello. Si trova ai piedi del Monte Amiata, un vulcano spento che ha eruttato l'ultima volta tra 180.000 e 300.000 anni fa, creando un terroir eccezionale con una concentrazione di suoli vulcanici.
Durante il giorno la valle è ben ventilata dall'aria calda secca proveniente dal mare e dalle pianure costiere; di notte viene rinfrescato dall'aria fresca e fresca che scende dalla montagna. La sua forma a scodella ben protetta agisce come un crogiolo garantendo la raccolta e la miscelazione della materia vulcanica. C'è un'abbondante riserva d'acqua. È conosciuta localmente come "La Conca D'Oro" per la sua fertilità.
Con questo terreno ricco di minerali e geologicamente nuovo e gli sbalzi estremi di temperatura, Potentino è il luogo ideale per produrre vini pregiati ed eleganti e olio d'oliva dal sapore delicato e probabilmente il motivo per cui gli Etruschi si stabilirono qui. È un luogo dove sono sopravvissute molte tradizioni e pratiche locali, indicando una simbiosi basata sull'osservazione e il rispetto, la sensibilità e la disciplina. La valle è un esempio di buona gestione del territorio, che implica un delicato equilibrio tra l'intervento umano e la microvita circostante. Il terreno non è stato sottoposto ad uso ripetuto di prodotti chimici quindi rimane sano a differenza di gran parte dei terreni agricoli toscani circostanti.
Nella valle non esiste monocoltura o irrorazione industriale delle colture, il che si traduce in un'abbondanza di flora e fauna, comprese alcune rare specie di uccelli, insetti e piante. Una vasta gamma di varietà autoctone, tra cui mele, pere, ciliegie e mele cotogne, cresce insieme agli uliveti della varietà autoctona Olivastra Seggianese. Fiori selvatici e orchidee riempiono i campi all'inizio dell'estate. Questi sono tutti elementi che creano un ecosistema sano e vigoroso – estremamente raro al giorno d’oggi. Per questo noi del Progetto Valle del Potentino (PVP) crediamo che vada salvato.